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Parodontite: sintomi, cause e cura

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Parodontite: sintomi, cause e cura

Indice

1. Che cos’è la parodontite?

2. Quali sono i fattori di rischio della parodontite?

3. Come si manifesta la parodontite?

4. Quali sono le possibili complicanze della parodontite?

5. Come si fa la diagnosi di parodontite?

6. Come ti tratta la parodontite?

1. Che cos’è la parodontite?

La parodontite è una malattia infiammatoria che colpisce i tessuti che supportano i denti, noti come parodonto, ovvero gengive, cemento radicolare, legamento parodontale e osso alveolare. La parodontite è causata principalmente da batteri presenti nella placca dentale, che si accumula sui denti e intorno alle gengive.

2. Quali sono i fattori di rischio della parodontite?

Esistono una serie di fattori di rischio della parodontite, che possono aumentare la probabilità di sviluppare questa malattia. Ecco i principali:

  • Igiene orale inadeguata: la placca batterica che si accumula sui denti e intorno alle gengive è la causa principale della parodontite. Una scarsa igiene orale, inclusa una spazzolatura inadeguata e il mancato uso del filo interdentale, può favorire l'accumulo di placca
  • Fumo di tabacco: il fumo di sigaretta o di tabacco aumenta significativamente il rischio di parodontite. Il fumo compromette la circolazione sanguigna nelle gengive e riduce la capacità del corpo di combattere l'infezione
  • Stress: lo stress può influenzare negativamente il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità del corpo alle infezioni, compresa la parodontite
  • Diabete: le persone con diabete sono più suscettibili alle infezioni, inclusa la parodontite, a causa delle variazioni nei livelli di zucchero nel sangue che possono favorire la crescita batterica
  • Cambiamenti ormonali: le fluttuazioni ormonali durante la gravidanza, la menopausa o in presenza di disturbi ormonali possono rendere le gengive più sensibili e aumentare il rischio di parodontite
  • Condizioni mediche preesistenti: alcune malattie come l'HIV/AIDS che compromettono il sistema immunitario, e altre condizioni che influenzano la risposta infiammatoria, possono aumentare il rischio di sviluppare parodontite
  • Genetica: esistono evidenze che suggeriscono una predisposizione genetica alla parodontite. Le persone con una storia familiare di malattie gengivali possono essere più inclini a svilupparle
  • Alimentazione non equilibrata: una dieta carente di nutrienti essenziali può compromettere la salute generale delle gengive e dei denti, aumentando il rischio di parodontite
  • Malocclusioni e denti storti: la posizione dei denti può influenzare la capacità di mantenere una corretta igiene orale. I denti storti o affollati possono essere più difficili da pulire correttamente, aumentando il rischio di placca e parodontite
  • Età avanzata: con l'invecchiamento, le gengive tendono a ritirarsi e possono diventare più vulnerabili all'infiammazione e all'accumulo di placca.

È importante notare che spesso più d’uno di questi fattori può contribuire allo sviluppo della parodontite, e che il trattamento e la gestione efficaci dei fattori di rischio possono aiutare a prevenire la malattia o a ridurne la gravità.

3. Come si manifesta la parodontite?

La parodontite si manifesta attraverso una serie di segni e sintomi che indicano l'infiammazione e il danneggiamento dei tessuti che supportano i denti. Ecco i principali modi in cui la parodontite si manifesta:

  • Gengive arrossate e gonfie: le gengive infiammate possono apparire rosse anziché rosa pallido, e possono essere gonfie intorno ai denti
  • Sanguinamento gengivale: le gengive infette possono sanguinare facilmente durante la spazzolatura dei denti, l'utilizzo del filo interdentale o anche durante la masticazione di cibi duri
  • Retrazione gengivale: le gengive possono ritirarsi progressivamente, facendo apparire i denti più lunghi. Ciò può esporre la radice del dente al caldo e al freddo
  • Formazione di tasche gengivali: la parodontite può causare la formazione di tasche profonde tra i denti e le gengive. Queste tasche possono riempirsi di placca, batteri e detriti alimentari, contribuendo all'ulteriore irritazione e danneggiamento dei tessuti
  • Cambiamenti nella sensazione dei denti: i denti possono diventare sensibili al caldo, al freddo o al dolce a causa dell'esposizione delle radici dentali o della progressiva perdita di tessuto gengivale sano
  • Alitosi: una sensazione di cattivo odore o cattivo sapore in bocca può essere presente a causa dell'accumulo di batteri e della presenza di infezione nelle tasche gengivali
  • Mobilità dei denti: in casi avanzati di parodontite, i denti possono diventare mobili poiché il supporto osseo e il legamento parodontale sono compromessi.

È importante notare che la parodontite può progredire lentamente e può essere asintomatica nelle fasi iniziali. Pertanto, è fondamentale un esame regolare da parte del dentista per diagnosticare la malattia precocemente e intraprendere le misure necessarie per trattarla e gestirla efficacemente.

4. Quali sono le possibili complicanze della parodontite?

La parodontite è una malattia che, se non trattata, può portare a complicanze serie sia a livello dentale che sistemico. Ecco le possibili complicanze associate alla parodontite:

  • Perdita dei denti: la parodontite avanzata può causare la distruzione del tessuto di supporto dei denti, che può portare alla perdita dei denti
  • Ascessi dentali: l'accumulo di batteri nelle tasche gengivali può causare la formazione di ascessi, che sono sacche di pus infette vicino alla radice del dente o nelle gengive
  • Riduzione della qualità della vita: la parodontite può causare dolore cronico, disagio durante la masticazione e problemi estetici dovuti alla perdita dei denti o alla retrazione delle gengive
  • Problemi di masticazione: la perdita di denti e la riduzione della salute gengivale possono rendere difficile la masticazione dei cibi
  • Problemi nell’eloquio: la perdita dei denti e la presenza di gengive infiammate possono influenzare la capacità di parlare chiaramente
  • Diffusione dell'infezione: in casi gravi, le infezioni gengivali possono diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno (batteriemia), potenzialmente causando complicazioni in altri organi
  • Perdita di supporto osseo facciale: la perdita di osso alveolare può portare a cambiamenti nell'aspetto facciale e alla diminuzione del supporto per i tessuti molli del viso
  • Problemi psicologici: la perdita dei denti e i problemi estetici associati possono influenzare negativamente l'autostima e la qualità della vita psicologica del paziente.

5. Come si fa la diagnosi di parodontite?

La diagnosi di parodontite viene effettuata attraverso un esame clinico completo da parte di un dentista o di un igienista dentale. Ecco i passaggi principali che consentono la diagnosi di parodontite:

  • Anamnesi: il dentista può raccogliere informazioni dettagliate sulla storia dentale e medica del paziente, inclusi eventuali sintomi come sanguinamento gengivale, sensibilità ai denti o dolore alle gengive
  • Esame visivo delle gengive: il dentista osserverà le gengive per valutare segni di infiammazione come arrossamento, gonfiore e ritrazione
  • Misurazione della profondità delle tasche gengivali: utilizzando uno strumento chiamato sonda parodontale, il dentista misurerà la profondità delle tasche tra i denti e le gengive. Nelle persone sane, la profondità delle tasche gengivali è solitamente di 1-3 millimetri. Tasche più profonde possono indicare presenza di parodontite
  • Esame della mobilità dei denti: il dentista può testare la mobilità dei denti esercitando una leggera pressione su di essi, per verificare se sono stabili o se mostrano qualche grado di movimento. Quest’ultima condizione potrebbe indicare una perdita di supporto parodontale
  • Esame radiografico: le radiografie dentali, come le panoramiche o i periapicali, possono essere utilizzate per valutare il livello dell'osso alveolare e rilevare eventuali perdite ossee non visibili all'esame visivo
  • Esame del sangue: in alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire test del sangue per valutare l'eventuale presenza di infezioni sistemiche che potrebbero influenzare la salute parodontale.

6. Come ti tratta la parodontite?

Il trattamento della parodontite dipende naturalmente dalla gravità della malattia. Ecco le principali opzioni disponibili:

  • Igiene orale: la base del trattamento della parodontite è una corretta igiene orale quotidiana. Ciò include la spazzolatura regolare dei denti almeno due volte al giorno e l'uso del filo interdentale per rimuovere la placca e i residui alimentari tra i denti. Il dentista può anche raccomandare l'uso di spazzolini interdentali o di dispositivi di pulizia supplementari
  • Pulizia dentale approfondita: questo trattamento viene eseguito dal dentista o dall'igienista dentale per rimuovere la placca e il tartaro che si sono accumulati sopra e sotto la linea delle gengive, in particolare nelle tasche gengivali. La raschiatura rimuove il tartaro dalle superfici dei denti, mentre la levigatura radicolare liscia le radici dei denti per aiutare le gengive a riattaccarsi al dente
  • Chirurgia parodontale: in alcuni casi di parodontite avanzata, può essere necessario un intervento chirurgico per trattare le tasche profonde e riparare i danni causati dalla malattia
  • Trapianto di tessuto molle o osseo: in casi di grave perdita di osso alveolare, può essere necessario il trapianto di tessuto per ripristinare il supporto per i denti
  • Terapia antibiotica: in alcuni casi, il dentista può prescrivere antibiotici per aiutare a controllare l'infezione se la parodontite è grave o se c'è il rischio di diffusione dell'infezione
  • Follow-up e manutenzione: dopo il trattamento iniziale, è importante che il paziente programmi visite di controllo regolari con il dentista per monitorare la salute parodontale e per eseguire pulizie dentali periodiche. Il mantenimento di una buona igiene orale a casa è fondamentale per prevenire la ricomparsa della malattia.

Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere modificate o rimosse in qualsiasi momento, non possono in nessun caso sostituire una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un medicinale o di un integratore è necessario consultare il medico o il farmacista.

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